Parlare di DSA

Espressioni come “non hai capito” , “sei pigro”, “non ti applichi”, “non stai attento” accompagnano spesso la vita scolastica dei ragazzi con DSA. Dopo la diagnosi finalmente sono riconosciute le loro normali abilità sociali e cognitive. Con la consegna della diagnosi, infine, la scuola attiva un percorso in ottemperanza alle indicazioni delle Linee Guida e della Legge 170/2010 ma, come spesso accade, l’utilizzo di strumenti compensativi e la fruizione di misure dispensative pone gli alunni in una difficile situazione.

E’ necessario e giusto predisporre tutte le strategie per mettere gli studenti con DSA nelle condizioni di poter apprendere, ma talvolta esse possono generare imbarazzi ed essere vissute come etichette di diversità. Tutto ciò, comporta che talvolta siano i ragazzi DSA stessi a rinunciare a fruire dei provvedimenti previsti dalla Legge 170/2010, pur di non confrontarsi con un contesto giudicante e preferendo passare per quelli che non studiano, anziché per quelli che non riescono!

Come possiamo prevenire situazioni di discriminazione in presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento? La nostra scelta è stata quella di creare un archivio di filmati e letture da utilizzare in classe, prima di mettere in campo qualsiasi intervento strategico per il ragazzo con DSA, per informare tutti sui DSA, per vedere l’invisibile, per insegnare ad accogliere senza giudicare.

Per parlare di Disturbi Specifici dell’apprendimento alla scuola secondaria di secondo grado

attraverso un video – testimonanza
Mika parla della sua esperienza da dislessico


attraverso un libro – testimonianza
G. Cutrera, Il demone bianco <Pdf demone_bianco_giacomo-cutrera>
D. Pennac, Diario di scuola, Ed. Feltrinelli